IL TEMPO SCORRE LUNGO I BORDI

.:Esplanade_a noisy blog:.

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Località: Bologna - italian corrupted place

RESPIRO,STUDIO,MANGIO,ASCOLTO,COMPONGO,OSSERVO,PENSO.

mercoledì, ottobre 17, 2007

Benvegnù @ bar wolf 16.10.2007


Le foto inserite sono di proprietà di un'amica che ringrazio, Frine
Secondo appuntamento con Paolo Benvegnù al bar Wolf. e stavolta è di quelli col botto, di quelli che lasciano il segno. Alla fine del concerto si dovrà fare il confronto col concerto del 9 ottobre e sarà lampante la durata minore rispetto a quello precedente. Ma in quanto a intensità e ad originalità siamo su tutto un altro livello. Quello di ieri, signore e signori, è stato un gran concerto. Lo spettacolo portato in scena ieri era "I MARINAI" e , se posso permettermi, è stata una fuga in solitario. Un'ora e mezza di concerto in cui Paolo alias Aleksij Kronic, Andrea alias Frankie Trapano, Luca alias Luke O'Leary e Guglielmo alias colonnello Sgrunf hanno dato il meglio. Un fil rouge che ha collegato le varie canzoni presentate scorreva in sottofondo e raccontava di sbarchi, carichi recuperati, alcool, omicidi, mafia...ma anche di favole che rimandavano a Pinocchio e al paese dei balocchi fino alle situazioni che hanno visto i nostri 4 personaggi inserirsi nel più mastodontico delirio. L'inizio del concerto ha visto l'apparizione di un'inedito Dante Alighieri dai capelli bianchi e dalla inconfondibile tunica rossa che lo cingeva "a tuttotondo". Non era altro che l'introduzione lieve e apparentemente indolore negli inferi dell'opera rock. Ecco si. Quella di ieri possiamo definirla Opera rock. Perchè gli interventi fra una canzone e l'altra ti facevano capire quanto tutte le imprecazioni e le parole usate per raccontare la storia principale fossero frutto di un lavoro artistico certosino. Vedere la Paolo Benvegnù Band in queste vesti, devo dire, che non ha fatto altro che aggiungere punti alla considerazione che ho di loro e alla loro molteplicità e versatilità nelle sfaccettature. Insomma tirando le somme devo dire che è stata un'ora e mezza intensa, da favola. Consiglio a tutti di non perdere l'ultimo spettacolo Martedì prossimo sempre al bar wolf. Intanto vi lascio la scaletta del concerto di ieri.

- Hollywood Bundesbank
-Addominali
-American Kobayashi
-Giornalismo
-Hungry thirsty
-Io e te
-I'm the ocean
-Sono amato dalle ragazze distrutte
-Michael Moquette
-Vieni con me
-Le stelle brillano
-Come dei superstiti
-Troppo poco intelligente

Grazie agli amici con cui ho condiviso la serata: primianoC/annarita/ciccio&friends/giulia/kuto/domenico/elisa (a presto!) & friends.
Un saluto a Michele R. che ieri mi ha confessato essere un lettore del mio blog. grazie mille.

ps. saluto tutti. domani o dopodomani scendo a sud. ci vediamo presto.

domenica, ottobre 14, 2007

Benvegnù @ bar wolf 9.10.2007






Qui di seguito troverete il racconto della serata al Bar Wolf in occasione del concerto di Paolo Benvegnù. E’ una recensione scritta a 20 dita da me e Giuseppe che mi ha inviato la sua recensione e io l’ho giusto un po’ ritoccata. Questo post lo trovate anche sul suo blog.

Le parti scritte in nero sono scritte da me. Quelle scritte in rosso sono di Giuseppe.

Il bar wolf è un posto di Bologna al quale ci si arriva partendo da casa di Esplanade prendendo quell'autobus sul quale sali dopo aver camminato per cinque minuti perché quello più vicino è già partito. Il bar wolf si chiama così per via del nome del primo proprietario come recita il menù. Arrivando da Torino se vuoi evitare di sudare più del previsto per arrivare al bar wolf bisogna premunirsi di una valigia con ruote funzionanti e partire con un certo anticipo.Quando arrivi al bar wolf ti può capitare di incontrare sull'uscio i cantanti che parlano con gli ascoltatori e gli ascoltatori che viceversa ascoltano e poi anche il contrario con gli ascoltatori che parlano etc etc (qualcuno starnutisce). Il tavolo era stato prenotato già da tempo. Vicino al divano ed esattamente sotto al palco, a destra venendo dall'ingresso. Una menabrea media doppio malto ed una porzione di chili con carne perché a pranzo non avevo mangiato.La cameriera arriva col cibo poco dopo che quattro strani figuri giungono sul palco dopo aver attraversato i tavoli che dal fondo del locale gremito li separavano dai loro strumenti: una piccola batteria,un organo, una tastiera, chitarra elettrica e acustica, basso, violoncello elettrico e microfoni. Il set è quello “usuale” della tournee appena conclusa. Guglielmo Ridolfo Galliano / Andrea Franchi / Luca Roccia Baldini e Mr. Benvegnù salgono sul palco carichi d’emozione in volto. Si vede. Lo si nota dalle prime parole pronunciate dal leader e da come tiene “in tiro” il resto della sua band urlando più del solito fra una nota e l’altra. Poi tanti tanti tanti pedalini per gli effetti. Il tipo più a destra si presentava con un impeccabile abito scuro molto attillato, i tre bottoni della giacca chiusi, camicia azzurra e cravatta rossa. Brizzolato e capelli taglio carrè, paolo benvegnù, alias il george clooney de' noantri con la voce tra godano e lo zampaglione, (ma anche no…tutta un’altra cosa…) stupisce da subito per la sua mimica espressiva in quelli che scopro essere esercizi diaframmatici pre-concerto.Un perfezionista assoluto, per tutta la durata del concerto modula la voce con maestria, accompagna puntualmente le ricercate parole con una pungente gestualità. Tiene il palco con l'autorevolezza di pochi e senza aver bisogno di strafare. La sua musica colpisce e stupisce, a volte assopisce ma poi ti tramortisce con sonorità assolutamente rock.Cinica ironia, sarcasmo, imprevedibilità. La scelta dei pezzi è accurata e non lasciata al caso. All’interno della scaletta si conficcano anche dei pezzi che non avevo mai sentito e che, ascoltandoli per la prima volta, mi sono sembrati estremamente azzeccati (mi riferisco a ‘Amore santo’ e ‘L’ultimo assalto’). Trovano posto anche brani del repertorio Scisma (Centro/Golf/Simmetrie/L’universo…), tutto nella più assoluta concentrazione che pian piano cede il passo a un rapporto sempre più elastico col pubblico. I soli siparietti con i membri della band meritano tutto il costo del biglietto, ma il meglio deve ancora venire. A fine concerto la band stacca la spina, l'ex leader degli Scisma scende dal palco e comincia ad intonare brani con il solo ausilio di voce chitarra e accompagnamenti minimalisti il tutto rigorosamente unplugged, controcanti in falsetto, accordi improvvisati. Un concerto nel concerto.In totale più di due ore di folle eleganza in note. L’ultima parte è caratterizzata da “richieste” da parte del pubblico con Paolo che accoglie i titoli dei brani più disparati con perplessità e a volte con stupore. Instaura una sfida all’ultima nota col chitarrista/pianista/violoncellista Guglielmo Ridolfo Galliano che se la cava egregiamente e fornisce ai pezzi eseguiti unplugged da Paolo un’aurea ancora più magica. Un surplus straordinario insomma. Da lasciare senza fiato.
La birra è finita ed i fagioli cominciano a fare effetto.E' finita anche la musica, assieme alla poesia.


Ps. il resto delle foto potete trovarle sul mio flickr.

giovedì, ottobre 11, 2007

Sono stato nominato !?!

DIVERSE:
* I miei occhi: sono sotto la fronte nelle apposite cavità oculari.
* Desidero: finire al più presto questo test. Non li amo molto.
* Odio: quelli che non trovano un motivo per odiare qualcuno o qualcosa. Odiare è un diritto.
* Ascolto: spesso la musica, di frequente il cane vicino casa, sovente le sirene delle ambulanze.
* Ho paura : dell’ignoranza degli altri, delle mie reazioni, delle incomprensioni
* Non sono: cristiano malgioglio. Nemmeno Raffaella carrà. E nemmeno Mal. Peccato.
* Piango: perché sono un fottutissimo e testardissimo sensibile.
* Io perdo: spesso la voglia di capirmi
* Mi manca: le persone che non ho vicino
* Io devo: iniziare ad ascoltare gli Inti Illimani
* Mi fa felice: adesso sono distante concettualmente dalla felicità. Quindi non posso cercarla.
* Lamento: pigrizia/inopportunismo/finta gioia

Si o no:
* Scrivi un diario?: No, solo racconti
* Ti piace cucinare?: Ni
* Hai qualche segreto mai spiegato a qualcuno?: si .... e no
* Avanzi l'ora nel tuo orologio?: non porto l’orologio
* Credi nell'amore?: no, decisamente
* Fai il bagno tutti i giorni?: la doccia
* Vuoi sposarti?: il matrimonio è un contratto spesso disatteso(bruno vespa).Per ora NO.
* Ti piacciono le tormente?: da morire

Chi e' ?
* La persona piu' strana?: Padoa Schioppa. Dice che le tasse sono bellissime. Fate un po’ voi...
* La persona piu' noiosa?: Bobo Vieri quando sbaglia i gol perché pensa a Melissa…
* La persona che ti conosce meglio?: io di certo no.
* Il professore piu' noioso?: il prof di storia e filosofia alle superiori…

QUAL' E'?
* La frase piu' usata per te nel msn?: ciao, come va?
* Il tuo complesso favorito?: che domande? I Say-onara, naturalmente.

ALTRE DOMANDE:
* Segno zodiacale: scorpio
* Colore naturale dei capelli?: castano
* Colore di capelli che porti ora: castano con sfumature bianche.
* Colore degli occhi: castani
* Numero favorito: 0.7
* Giorno preferito: mercoledì
* Mese favorito: gennaio
* Stagione dell'anno favorita: inverno
* Sport favorito: golf, calcio, curling, basket, pallavolo, tennis...tutto visto rigorosamente in tv.
* Caffe' o thè: coffee
* Montagna o spiaggia: montagna
* Inter o Milan: Fiorentina!!!
* Sole o Neve: Neve+tormenta si può?

Nelle ultime 24 ore hai/sei:
* Pianto?: no
* Aiutato qualcuno?: no
* Comprato qualcosa?:
un cd (originale)
* Ammalato?: raffreddore
* Andato al cinema?: divvuddì
* Uscito a cena fuori?: si
* Detto ti amo?: no
* Scritto una lettera?: email
* Perso una fidanzata?: no
* Parlato con qualcuno che non sentivi da tempo?: si
* Avuto una conversazione seria?: si
* Perso qualcuno?: no
* Abbracciato qualcuno?: si
* Litigato con un parente?: no
* Litigato con un amico?: si
* Sognato sveglio?: questa mi sa di “sogno o son desktop”??? ma va là…

QUALCHE VOLTA POTRESTI:
* Mangiare un baco?: sono barilla?
* Uccidere qualcuno?:
no
* Baciare qualcuno del tuo sesso?:
no
* Buttarti in paracadute?: chissà…
* Cantare in un karaoke?: non ho una voce che me lo permette
* Diventar vegetariano?: no
* Ubriacarti?: meglio evitare. Posso farlo di tanto in tanto..
* Rubare in un negozio?: no
* Adoperare trucco in pubblico?: non uso trucchi.

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i miei nominati sono:


_ Sara

_ Mariposa

_ Giuseppe (che mi ha confessato che non lo farà mai)

_ Pangio (che non credo lo farà)

venerdì, ottobre 05, 2007

Il mio Ego VS Esplanade 1-0




Sono le nove e un quarto di un mercoledì di inizio ottobre.
Malgrado l'ora e malgrado il mese, non c'è freddo.
Accompagno mio cugino in fiera. Sto lì a chiacchierare alcuni minuti, dopodichè giro i tacchi e faccio per ritornare verso il centro della città.
L'atmosfera che si respira ai cancelli della fiera è elettrica: gente che va, gente che discute, gente che parla furiosamente al cellulare, gente che si mette in coda per entrare, gente che guarda le numerose comitive giapponesi e ride, gente che guarda quelli che ridono dei giapponesi e alza lo sguardo al cielo.
Gente, insomma.
Ce n'è tanta.

Molta.

E alle nove e mezza del mattino vedere tutta quella confusione non posso dire che giovi alla mia ricerca di tranquillità pre-meridiana. Stimolato anche da alcune incombenze universitarie saluto mio cugino e mi dirigo verso la pensilina ad aspettare un autobus che mi riporti in centro. Cammino, cammino e osservo la gente che cammina nella direzione opposta alla mia. Faccio finta di niente, continuo a camminare. Finalmente arrivo alla pensilina. Do una rapida occhiata agli orari degli autobus e mi accomodo su una panchina.
Il flusso di gente è incessante.
Non c'è un cazzo di istante di tregua. Niente. Con i minuti sento che il caos attorno a me fa abbassare la mia agitazione. Quasi sto bene. A questo punto potrei anche farmi un giro nella fiera, penso.
Mentre lascio rincorrere questi miei pensieri fieristici si siede a un palmo da me una ragazza. Indossa un tailleur scuro, camicia chiara e scarpe eleganti sicuramente italiane. Dopo alcuni secondi che capisco che è lì vicino a me, lei gira lo sguardo verso di me e mi fa:"Sorry, can you tell me the time?". Io mi giro verso di lei e le rispondo:"It's half past nine". Resto a guardarla un attimo e poi mi alzo di scatto perchè vedo l'autobus arrivare. E' orientale, di quelle minute-precisine-con la L al posto della R. Si gira di nuovo verso di me e , con la stessa fermezza di prima mi fa:"Do you wanna fuck me?". Mi giro verso di lei sbigottito-incredulo-basito e le faccio:"No, i don't think so. These things don't go in these ways, here. Sorry, I have to go away. Adieu". Sul mio saluto (da francese di periferia) salgo sull'autobus e, mentre cerco il mio posto sul bus, la vedo seduta composta sulla panchina sfogliare una rivista. Mentre sono in strada verso il centro penso fra me:"non è una questione di orgoglio, di inopportunità, di arroganza, di piacere, di etnia. E' che non sono in vendita.

Nè io, nè le mie scelte".