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Siamo a metà marzo e una buona (direi ottima) notizia c'è: 354 giorni ci separano dall'inizio della prossima edizione del
Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Ufff, ,mi ero ripromesso che non avrei parlato di Sanremo, invece...vabbè.
La mia non è una cieca forma di repulsione verso una kermesse inutile, scialba e sopravvalutata. Giudico quello che ho visto. Il Festival in tv non l'ho visto. Di Baudo, la Hunziker, Chiambretti (9, di stima per la genialità / 3, per l'adesione al volgare interesse di cachet), Cornacchione, Insinna e dei Take That (giusto per fare qualche nome) non so proprio che farmene. Non me ne frega niente. Non pago il canone rai per vedere questo tipo di show. Ma, tornando al fattore puramente musicale, ho visto tutte le performances da internet. Tutte. Un'idea abbastanza chiara me la sono fatta: il livello delle canzoni proposte (giudico le canzoni, non la carriera artistica dei cantanti!) è stato nel complesso catastrofico, la scelta di alcuni testi è stata sotto certi punti di vista coraggiosa e sotto certi altri un vero e proprio buco nell'acqua. Ho apprezzato alcuni duetti eseguiti magistralmente in cui emergeva una perfetta simbiosi fra il cantante in gara e l'ospite. Non ho stilato una hit-parade perchè ho notato una certa omologazione e predisposizione all'accettazione della mediocrità.
Un sentito invito a tutta la popolazione italiana: tempo ce n'è. guardiamoci in faccia. a chi serve il festival di sanremo? a me no. me ne sbatto altamente.
l'anno prossimo salvate almeno i fiori.
Vorrei parlare (in maniera più distesa e meno critica) del problema delle ordinanze comunali vigenti nella bella città che gentilmente ospita me e altre migliaia di studenti fuorisede.
BOLOGNA STA FACENDO PASSI DA GIGANTE, ALL'INDIETRO!!! E' IMPOSSIBILE RIUSCIRE A CONSUMARE UNA BEVUTA FUORI DAI LOCALI. NON SI PUO'. DENTRO LOCALI DA 100 POSTI CE NE ENTRANO 1000, PER LE STRADE SI VEDONO BOTTIGLIE VUOTE DI QUALUNQUE TIPO DI SUPERALCOLICO, SE PRIMA SI VEDEVANO RAGAZZI UBRIACHI PER LE STRADE ADESSO LI TROVI STRAFATTI NEI LOCALI.
Perchè non installiamo qualche tornello davanti ai pub?
Vivo le cose che ho, all'istante ed intensamente. Non mi crogiolo nei sogni, nelle possibilità, nei 'forse' e nei 'se'. In ogni cosa che faccio cerco di non risparmiarmi. Sarà che ci sono cose e persone che non posso materialmente avere vicino a me per cause non dipendenti da me, ma sento che l'assenza è una roba bruttissima.
Cose e persone che non ho, mi mancano tanto, tantissimo!
So però che dire "ti vorrei qui" può far piacere solo alla persona alla quale tu rivolgi queste parole. Pensare di avere vicino a te le cose e le persone che vorresti ti fa diventare malinconico e non risolve il problema perchè puoi farci ben poco, anzi niente. Di certo il non poter vivere le cose e le persone che non ho non mi fa stare al 7° cielo però confido in un futuro cambiamento. Non è un sogno, un'alternativa dev'esserci. La speranza non è un sogno. E, soprattutto i sogni non mi aiutano a vivere. Non ora.
Comunicazione di servizio x i Say-onara: sto facendo dei riff e delle cose strane su chitarre e computer. Speriamo che quando ritorno (fra non molto) abbiamo delle idee e degli stimoli nuovi con cui poter mettere insieme qualcosa di nuovo...