Esplanade français partie 6
L'ultima parte del mio viaggio la racconto da qui, da dove tutto é cominciato: Lione.
Dovendo continuare a raccontarvi quello che ho visto non posso non dirvi nulla sulla Dune du Pilat: una duna enorme, la piu alta d'Europa, che quando ti si presenta davanti agli occhi puoi solo spalancare per qualche istante la bocca (la sabbia non concede di tenerla aperta molto tempo) e dire:"che meraviglia!".Poi quello che c'é intorno é sabbia bianca a perdita d'occhio. Diciamo che ricorda un po i documentari piu audaci di Licia Colo' e delle sue falde del Kilimangiaro.
Poi viene l'oceano: Poco distante dalla Duna. Una distesa infinita d'acqua. Mi fermo a parlare con tre pescatori che fieramente issano le loro canne da pescacome fossero fucili spianati per un'esecuzione. Hanno un atteggiamento stra-convinto. Mi raccontano storie legate a quei posti, storie di persone che ci hanno buttato il sangue e storie di farabutti d'oggi che vorrebbero appropriarsene. Tutto il mondo é paese, penso.
Poi il viaggio continua: Tolosa e Marsiglia. Due citta differenti, ma legate da un fortissimo senso di appartenenza. A Tolosa mi dicono che é meglio stare alla larga da Marsiglia. A MArsiglia mi mostrano facce sbalordite quando racconto che sono stato a Tolosa. Ogni citta rivendica il proprio inalienabile (ma relativo) stato di tranquillita. Poi, in fondo, la realta uno la tocca con mano. Entrambe mi sono parse citta molto vivaci e dinamiche; a tratti stravagante Tolosa mentre invece un po piu glamour Marsiglia.
Poi c'é Lione. Lione é magica. Racchiude in sé diverse anime in continua evoluzione ma costantemente legate dal fil rouge del fascino. Insomma é un po come ingoiare al presente indicativo sensazioni di altri tempi. (piccola parentesi: ieri sera ho conosciuto un ragazzo americano - KEVIN- e sono stato con lui in giro fino a tardi a parlare di cose assurde, senza un perché). Vorrei non finire quest'ultima parte del mio racconto con il solito finale speranzoso ma mentirei se dicessi che non é stata un'esperienza che mi ha dato molto. Ho avuto il tempo di ascoltare me stesso, di ascoltare gli altri e di realizzare che in Francia ( almeno a Sud) il sodalizio Sarcozy-Carla Bruni non é visto affatto come un dono del Signore. Amen.
ps. naturalmente nei miei vari racconti non ho scritto tutto tutto per motivi di spazi e anche per dare modo ai miei quattro lettori di non affezionarsi poi troppo al mio blog. Per le restanti notizie appuntamento a domani sera. Parto stasera alle 23.00 da qua. A domani.
MARSIGLIA TOLOSA
LIONE
Dovendo continuare a raccontarvi quello che ho visto non posso non dirvi nulla sulla Dune du Pilat: una duna enorme, la piu alta d'Europa, che quando ti si presenta davanti agli occhi puoi solo spalancare per qualche istante la bocca (la sabbia non concede di tenerla aperta molto tempo) e dire:"che meraviglia!".Poi quello che c'é intorno é sabbia bianca a perdita d'occhio. Diciamo che ricorda un po i documentari piu audaci di Licia Colo' e delle sue falde del Kilimangiaro.
Poi viene l'oceano: Poco distante dalla Duna. Una distesa infinita d'acqua. Mi fermo a parlare con tre pescatori che fieramente issano le loro canne da pescacome fossero fucili spianati per un'esecuzione. Hanno un atteggiamento stra-convinto. Mi raccontano storie legate a quei posti, storie di persone che ci hanno buttato il sangue e storie di farabutti d'oggi che vorrebbero appropriarsene. Tutto il mondo é paese, penso.
Poi il viaggio continua: Tolosa e Marsiglia. Due citta differenti, ma legate da un fortissimo senso di appartenenza. A Tolosa mi dicono che é meglio stare alla larga da Marsiglia. A MArsiglia mi mostrano facce sbalordite quando racconto che sono stato a Tolosa. Ogni citta rivendica il proprio inalienabile (ma relativo) stato di tranquillita. Poi, in fondo, la realta uno la tocca con mano. Entrambe mi sono parse citta molto vivaci e dinamiche; a tratti stravagante Tolosa mentre invece un po piu glamour Marsiglia.
Poi c'é Lione. Lione é magica. Racchiude in sé diverse anime in continua evoluzione ma costantemente legate dal fil rouge del fascino. Insomma é un po come ingoiare al presente indicativo sensazioni di altri tempi. (piccola parentesi: ieri sera ho conosciuto un ragazzo americano - KEVIN- e sono stato con lui in giro fino a tardi a parlare di cose assurde, senza un perché). Vorrei non finire quest'ultima parte del mio racconto con il solito finale speranzoso ma mentirei se dicessi che non é stata un'esperienza che mi ha dato molto. Ho avuto il tempo di ascoltare me stesso, di ascoltare gli altri e di realizzare che in Francia ( almeno a Sud) il sodalizio Sarcozy-Carla Bruni non é visto affatto come un dono del Signore. Amen.
ps. naturalmente nei miei vari racconti non ho scritto tutto tutto per motivi di spazi e anche per dare modo ai miei quattro lettori di non affezionarsi poi troppo al mio blog. Per le restanti notizie appuntamento a domani sera. Parto stasera alle 23.00 da qua. A domani.
MARSIGLIA TOLOSA
LIONE
4 Comments:
Non vedo l'ora di ascoltare i tuoi racconti, questa sera sarà la volta di Marianna che mi racconterà del parto in ambulanza e domani sera sarò pronto ad ascoltare le tue stravaganti avventure...ciao Anthony, vista che bella Marsiglia, con l'isola di Montecristo che si vede?
,,,è come ingoiare al presente indicativo sensazioni d'altri tempi,,,un uomo un poeta! dai espla ci si vede stasera per inter-fiore
Antò fossi rimasto in Francia, Berlusconi di merda.
mi è arrivata un'altra cartolinaaaaa. grazie mille!!!
spero che ci rivediamo presto.
baci baci.
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