"Mi paro gli occhi con le dita..."
L'11 Gennaio 1999 moriva Fabrizio De Andrè.
Per non dimenticare chi ha dato tanto alla cultura contemporanea del nostro Paese, e non solo.
Per non dimenticare chi ha dato tanto alla cultura contemporanea del nostro Paese, e non solo.
13 Comments:
Onore a De Andrè che suonava la chitarra.
Grazie mille per il commento, CIAO!!!
Quando la morte mi chiamerà
forse qualcuno protesterà
dopo aver letto nel testamento
quel che gli lascio in eredità
non maleditemi non serve a niente tanto all'inferno ci sarò già.
Che gentile, grazie mille per il bel commento Antonio :-D
CIAO!!!
io devo tutto a De Andrè...è stato e sarà sempre il mio più grande punto di riferimento culturale!!!
viva il Faber
sempre con noi!!!
sono sempre i migliori quelli ke se ne vanno... ode a De Andrè e alla vera musica,,,ovunque tu sia,,,,
Pensa che mentre leggevo il tuo commento (del quale ti ringrazio) stavo sentendo proprio Elio e le storie tese :-D
CIAO!!!
... mi sono venuti i brividi dietro la schiena a vedere sto video ... ha ragione la pivano a dire quello che ha detto.
michele
... so che magari non è corretto scrivere questo sul post dedicato a de andrè...
espla, lo hai mai ascoltato nick drake? io per certe cose lo accomuno a de andrè, per la creatività e l'introversione (nel suo caso portata all'estremo) e la magia dei suoi testi e della sua chitarra.
lo consiglio anche a pangio, a cui devo molto, anche per avermi spesso fatto scoprire ottima musica.
michele
wè michè...conosco nick drake e sono pienamente daccordo col tuo parere.
Pangio è una fucina di cose belle.
L'Associazione Oltrelago per le festività pasquali organizza la prima jamsession per cantautori e scrittori. Chiunque volesse presentare le proprie canzoni, le proprie poesie può scrivere all'indirizzo e-mail:
fdema2000@yahoo.it
Grazie per l'attenzione.
Grazie per il consiglio :-D
E grazie mille per il commento, CIAO!!!
cuffaro si e' dimesso!!!evvive evviva!!!
Fabrizio e Luigi erano amici, entrambi cantautori, provenivano dalla stessa città.
La notte del 27 gennaio 1967 Luigi decise di abbandonare un mondo che forse non era degno della sua presenza.
Fabrizio gli scrisse una canzone, una poesia, una preghiera.
Lascia che sia fiorito
Signore, il suo sentiero
quando a te la sua anima
e al mondo la sua pelle
dovrà riconsegnare
quando verrà al tuo cielo
là dove in pieno giorno
risplendono le stelle.
Quando attraverserà
l'ultimo vecchio ponte
ai suicidi dirà
baciandoli alla fronte
venite in Paradiso
là dove vado anch'io
perché non c'è l'inferno
nel mondo del buon Dio.
Fate che giunga a Voi
con le sue ossa stanche
seguito da migliaia
di quelle facce bianche
fate che a voi ritorni
fra i morti per oltraggio
che al cielo ed alla terra
mostrarono il coraggio.
Signori benpensanti
spero non vi dispiaccia
se in cielo, in mezzo ai Santi
Dio, fra le sue braccia
soffocherà il singhiozzo
di quelle labbra smorte
che all'odio e all'ignoranza
preferirono la morte.
Dio di misericordia
il tuo bel Paradiso
lo hai fatto soprattutto
per chi non ha sorriso
per quelli che han vissuto
con la coscienza pura
l'inferno esiste solo
per chi ne ha paura.
Meglio di lui nessuno
mai ti potrà indicare
gli errori di noi tutti
che puoi e vuoi salvare.
Ascolta la sua voce
che ormai canta nel vento
Dio di misericordia
vedrai, sarai contento.
Dio di misericordia
vedrai, sarai contento.
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