Come una bambina che guarda il cielo e sorride

ho trovato queste due foto simpatiche e ho deciso di postarle.
non potevo non postare questo video. è troppo emozionante.




Oggi 16 Maggio 2007 (giorno di San Ubaldo) mi accingo a scivere un post.
Un post su cosa?
Che c'ho da dire?
Potrei propinarvi un test, una canzone, un video, che ne so...una recensione.
mmmm...meglio di no.
Qualche sera fa sono uscito con un amico e mi è venuta un pò di angoscia.
Si è parlato del TFR, della precarietà strisciante, dei sogni che non ci sono più...si è parlato di quello che ci rimane insomma. Mi ha spaventato un pò sta cosa perchè questo tipo di discorsi 5-6 anni fa ce li sognavamo, non erano affatto nelle nostre corde. Oggi invece li sentiamo aderire alla nostra pelle e non riusciamo a lavarli via.
Spesso mi sono ritrovato con quest'amico in serate spensierate, allegre...ora invece dal suo sguardo capisci che non è uno scherzo. E' tutto vero. Ed è proprio questo atteggiamento grave e preoccupato che mi spinge a non essere sereno.
A fine serata pensavo:"ma sarà che diciamo ste cose perchè stiamo crescendo?" e poi, di conseguenza:"sarà che ho paura di crescere e di accettare le nuove sfide? eccheccazzo voglio fare, voglio restare immaturo a vita? A che cazzo mi serve continuare ad illudermi?E se lo stato di "sicurezza emotiva" finisse domani, che faccio? se fossi costretto, di punto in bianco,a cambiare vita, a lasciare i miei amici, a cambiare città, a cambiare tutto, come mi comporterei?"
Insomma qualche sera fa c'avevo sti pensieri e vaffanculo...c'avrò messo una vita ad addormentarmi. Ne ho approfittato per trasformare quest'insonnia momentanea in qualcosa di positivo. Ho deciso che dopo la nefasta e disillusa esperienza de L'OCCHIO DEL PITONE mi immergo in una seconda esperienza da "pseudo-scrittore".
Per ora è tutto veramente agli inizi. Ma stavolta ho intenzione di dare una direzione diversa a quello che scriverò. Se l'esordio è stato dettato dalla fretta di dimostrarmi che se ci provo riesco a fare qualcosa, stavolta voglio concepire questo nuovo sentiero in maniera diversa. Prima di tutto voglio prendermi tutto il tempo necessario e la sicurezza che quello che vado a scrivere non sia qualcosa fine a se stesso. Per adesso ho fissato dei paletti convenzionali. Il titolo provvisorio (Push me out) è provvisorio e quindi con molta probabilità sarà rimpiazzato. Ho iniziato a scrivere dei racconti ("Prove di martirio", "Polaroid e bestemmie" e "I'm leaving my house"). Non ho costanza, questo lo si sa, ma spero di riuscire a realizzare quello che ho in mente.
Poi ci sono i Say-onara. Voci di corridoio ci vogliono in via di scioglimento, ma io (usando questo piccolo mezzo che ho a disposizione) smentisco queste false voci.
Stiamo lavorando. Certo non abbiamo la possibilità (è tutta colpa mia!!!) di incontrarci, di provare insieme, di discutere, di comporre...però qualcosa bolle in pentola. Credo che quest'estate, con un pò più di tempo a disposizione, avremo modo di dare una bella spinta ai nostri pezzi.
Infine voglio parlare della crescita dei miei capelli. Sono arrivati adesso a una lunghezza critica. O li taglio o li lascio crescere. Il caldo incessante mi farebbe optare per la prima chanche, se poi li taglio però non posso più mettere la fascia e ci sono molto affezionato adesso. Si accettano consigli.
Inoltre sto imparando a conoscere sotto nuovi punti di vista. Un caso emblematico è quello della madre di Giosuè. Trovo che molto spesso ci fermiamo all'apparenza con troppa facilità e non permettiamo a noi stessi di andare oltre e lasciare che sia l'esperienza a farci capire com'è realmente una persona. La sua dolcezza e la sua disponibilità rendono poi tutto molto meno complicato. Un abbraccio.

ps. In questo periodo ascolto i Radiohead. Hanno catturato una parte di me. Credo per sempre. Li ho sempre ascoltati poco. A piccole dosi. Sto recuperando, senza alcun limite.