La crisi [(d)istruzioni per il (dis)uso]

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Che l'Italia è in crisi si sa. è evidente. ma la gente italiana lo saprà? nonostante qualcuno si ostini ancora a cercare di farci credere che va tutto bene, così non è. l'italiano medio non è imbecille. osserva, valuta, giudica, pondera. il problema è che attualmente questa crisi ha suscitato in me alcune considerazioni. partiamo dalla prima.la tv, mass media per eccellenza, sta rendendo i discorsi fra gente anziana pressochè impossibili. e vi spiego perchè. se fino a un mese fa gli anziani, che solitamente discutono davanti ai luoghi-simbolo delle nostre città (comune/piazza principale/bar del centro/fermata del tram...), erano precisi e decisi sulle loro posizioni (ad es. "Berlusconi è un magna magna" o "Veltroni non sa fare niente" o ancora "Di Pietro era meglio quando parlava in dialetto"...), oggi tutto è cambiato irreparabilmente. si sono trovati da un giorno all'altro di fronte vocaboli come stock options, aumento di capitale, commercial papers, deflazione, hedge funds, obbligazioni, rating, stagflazione...è il caos. Il mondo è spietato. Se a un anziano gli togliete i discorsi di politica, egli si sentirà come un jukebox nel deserto del Sahara: totalmente inutile.
speriamo presto tutto ritorni come prima...
e poi c'è chi in tempo di crisi si ritira. o meglio... decide di non avanzare. o meglio...alza il tappeto e, per dare una parvenza di pulizia, getta la polvere sotto il tappeto. o meglio...Cofferati non si candida più a sindaco di Bologna. che detta così suonerebbe come un'eresia. è così. un pò mi dispiace. Coff Coff è stato importante per questa città. tutti dal primo giorno del suo insediamento gli hanno dato contro al grido:"Via lo straniero da Bulagna" e cose così...e lui ha contraccambiato l'affetto con ordinanze comunali ad hoc per ridare alla città lo splendore, la bellezza, il prestigio e l'importanza che essa ricopriva nel Medioevo. La mia riflessione è: ma che se ne vada. ha commeso più errori lui in questi anni che io al compito di matematica alla maturità. e io in matematica non sono mai stato un campione...
veniamo poi all'ultima considerazione. che altrimenti mi dilungo e mi sto annoiando già io a rileggere quello che ho scritto figuriamoci i miei quattro lettori...dicevo dell'ultima considerazione.
Essa riguarda la "musica moderna". c'è crisi anche lì. profonda. non c'è un bel niente di innovativo. tutto già sentito. tutto stramaledettamente mainstream. niente di sbalorditivo. ma, come dice ivano fossati (che è uno che sicuramente ha qualcosa da dire molto più di me) nel suo ultimo lavoro intitolato Musica Moderna [manco a farlo apposta!?!], "non ci resta che la musica".
ps. tra un mese esatto è il compleanno mio, di Misù, di Angelica, di Tommasino.
sono ufficialmente in crisi.

Qui di seguito vi sottopongo alcune immagini di crisi.